Con tappe da realizzarsi dal 2028 al 2038
Il 17 maggio 2023 la Commissione UE ha pubblicato online l’ambizioso ed affascinante progetto di riforma dell’unione doganale dell’UE e del Codice che la regolamenta.
“È giunto il momento di portare l’unione doganale a un livello più alto”. Queste le parole della Presidente della Commissione Europea e membro del CDU Ursula Von Der Leyen. Avevano già palesato la necessità di elaborare un percorso di rinnovamento che permettesse all’UE di aggiornarsi alla luce di evoluzioni, transizioni e nuovi standard che richiedono all’Unione doganale idonei adeguamenti al fine di far fronte ad alcune importanti esigenze.
“Sfide mondiali quali i cambiamenti climatici, il commercio elettronico e il commercio illecito necessitano di una risposta globale e di procedure doganali più moderne ed efficienti in tutto il mondo”. Così dichiarato dal Vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis.
Negli auspici dell’attuale progetto di riforma vi è così il positivo superamento delle palesate questioni attraverso l’attuazione di importanti misure e semplificazioni doganali per le imprese, ed in modo particolare, per gli operatori economici più affidabili.
La riforma prevede, grazie all’adozione della trasformazione digitale, la costituzione di una nuova autorità doganale dell’UE che presiederà un centro doganale digitale europeo. Esso, avrà supervisione di un hub, attrezzata ed integrata, di moderni servizi elettronici che permetteranno la raccolta e lo scambio di dati doganali. La struttura sostituirà l’infrastruttura informatica doganale esistente negli Stati membri dell’UE e che fungerà da motore del nuovo sistema.
Le imprese, da parte loro, saranno chiamate ad interfacciarsi con un unico portale per la presentazione delle informazioni doganali e dovranno così introdurre i dati una sola volta per più spedizioni.
Di notevole importanza è l’implementazione della FIGURA DEL TRUST AND CHECK TRADER (AEO+): uno stato avanzato e sostanzialmente potenziato dell’AEO; è rafforzato tanto da consentire agli operatori economici ritenuti più affidabili (“trust and check” – fiducia e controllo) di immettere le loro merci in circolazione nell’UE senza alcun intervento doganale attivo; ciò significa svincolare le merci autonomamente senza intervento doganale.
Negli auspici della Commissione Europea vi è dunque il superamento della dichiarazione doganale tradizionale. Si passerebbe quindi da quest’ultima ad una gestione efficiente e sicura dei dati. Tale transizione manifesta un nuovo e molto importante scenario. Determinati soggetti affidabili con capacità di gestire e condividere i dati con modalità informatica e digitalizzata con l’amministrazione europea, potranno usufruire di maggiori semplificazioni, riducendo l’intervento doganale.
Tra le altre innovazioni ricordiamo anche che l’eliminazione delle esenzioni doganali attuali per le merci e-commerce con soglia di valore inferiore a 150€. Oltre a questa anche una successiva introduzione di diverso trattamento semplificato. Saranno trattate sempre più specificatamente in itinere. Verrà tenuto in considerazione che il progetto è stato pubblicato in questi giorni e la fase iniziale dovrebbe attuarsi nel 2028 (con riferimento particolare all’e-commerce). Il progetto si svilupperà comunque in un lungo periodo dal 2032-2035, fino a raggiungere la sua completa attuazione nel 2038.