Il 27 dicembre 2023 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 300 la legge n. 206 contenente “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy” che è entrata in vigore l’11 gennaio 2024.
Valorizzare, tutelare e promuovere il nostro patrimonio culturale, le produzioni di eccellenza italiane, le radici della nostra cultura in Italia e nel mondo, consolidare le filiere strategiche nazionali, il loro sviluppo e modernizzazione, incentivare la tutela della proprietà industriale, si confermano i principali obiettivi.
In arrivo quindi fondi per il Made in Italy, per la filiera dell’olio, del tessile e del legno.
Cos’è il Made in Italy
In primis è bene considerare che l’origine è una caratteristica propria ed intrinseca di ciascun bene, legata al luogo in cui questo è stata prodotto o realizzato, esprimendo così un legame geografico-economico con il paese di fabbricazione.
L’origine non preferenziale si basa sul concetto di merci interamente ottenute in unico territorio oppure, nel caso di merci alla cui produzione abbiano concorso due o più paesi, il bene si ritiene originario del paese ove abbia subito l’ultima lavorazione sostanziale ed economicamente giustificata, determinata in base a precisi ed obiettivi criteri.
Al concetto di origine non preferenziale è collegata la possibilità di apporre il marchio di origine – Made in.
Il concetto di “Made in Italy” rappresenta un distintivo di origine, un’indicazione apposta su un prodotto e/o sulla sua confezione, che attribuisce l’origine del bene al nostro Paese. Questo consente ai consumatori di distinguere tra merci nazionali e non.
Il Made in Italy è un marchio sinonimo di eccellenza italiana, di cura dei dettagli, ingegno , stile , passione e cultura del nostro territorio; soggetta dunque ad una particolare tutela contro le false indicazioni.
Il prestigioso marchio , degno di essere valorizzato ed incentivato, può essere applicato però unicamente qualora siano valutate e rispettate le regole di produzione previste dall’afferente normativa, onde evitare di incorrere in fallace, falsa o ingannevole indicazione dell’origine.
La nuova legge
La legge del dicembre 2023 ha lo scopo di valorizzare le produzioni d’eccellenza, le bellezze storico-artistiche e le radici nazionali per la crescita dell’economia nazionale e a fini identitari.
Tra le varie azioni proposte ricordiamo le seguenti:
- istituzione del Fondo Nazionale del Made in Italy (Fondo sovrano) per il rafforzamento delle filiere strategiche nazionali. I requisiti e le condizioni per l’accesso al fondo sono definiti con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze.
- Tutela della proprietà industriale e marchi, con recupero dei marchi registrati
- istituzione della Giornata nazionale del Made in Italy che sarà festeggiata il 15 aprile
- incentivazione all’autoimprenditorialità, soprattutto quella femminile
- istituzione del Liceo del Made in Italy
- istituzione del Contrassegno per il Made in Italy
- recupero dei marchi registrati
Dal punto di vista doganale questa nuova legge permette di proteggere e tutelare ancora meglio tutti i prodotti a marchio registrato “Made in Italy” durante le operazioni commerciali internazionali. Inoltre offre alle imprese locali un’opportunità unica per valorizzare la propria identità e tradizione, favorendo la crescita sia a livello nazionale che internazionale dell’eccellenza qualitativa del marchio Made in Italy.
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