Importante fiore all’occhiello del nostro paese e comparto trainante della nostra economia è certamente il settore moda italiano, da sempre sinonimo di pregio e qualità che tutto il mondo ci riconosce ed ammira; non solo un marchio o una etichetta ma uno stile inconfondibile.
Abiti impeccabili nelle finiture e dettagli, accessori che fanno la differenza, tessuti pregiati, calzature capaci di rappresentare intere epoche, grazie alla dedizione e alla cura dei nostri abili artigiani, maestri di stile, influencer di moda di intere generazioni nel mondo.
Qualche dato sull’EXPORT della moda Made in Italy
Nei primi nove mesi del 2021 l’esportazione dei prodotti tessili e moda Made in Italy ha registrato complessivamente un + 16,5 %. Particolarmente rilevante l’incremento nel settore moda donna.
Al primo posto nelle esportazioni del Womenswear tricolore troviamo la Francia, seguita da Svizzera – hub logistico e commerciale per varie griffe – seguite dalla Germania. Importante segnalare la crescita verso l’oriente, soprattutto la Cina ed Hong Kong, mentre gli USA si confermano al quinto posto.
Importante riconoscere gli ottimi risultati del settore tessile e dell’abbigliamento toscano, che ha già recuperato i livelli pre-covid; in particolare il comparto pratese nei primi mesi del 2021 aveva registrato già un aumento del 13,3% delle esportazioni rispetto al 2020, dati indicativi di una ripresa post-pandemia, volta comunque ad ulteriore incremento.
Nel tessile i primi cinque mercati europei di sbocco si confermano la Spagna, Germania, Romania, Francia e Portogallo.
Per le aziende che operano in tali settori si aprono ancora nuove strade grazie alla richiesta di abbigliamento e calzature rigorosamente Made in Italy.
Il Made in Italy garantisce qualità in tutte le fasi di lavorazione – considerando che l’Italia detiene il più alto numero di normative stringenti e prodotti controllati a tutela dei consumatori di tutta l’Europa.
Ma cosa significa esattamente Made in Italy? Quando un prodotto acquisisce tale status e quali sono i requisiti da rispettare per poter dichiarare ed etichettare correttamente un prodotto come Made In Italy? Quale documentazione deve possedere e poter rilasciare un’azienda che si fregia del marchio Made in Italy?
Questi sono solo alcuni dei grandi interrogativi delle aziende, interessate all’export.
Irene Consulting, grazie all’esperienza ottenuta in questo settore, supporta, accompagna e offre formazione alle aziende interessate all’export e al riconoscimento del marchio Made In Italy.
Rimanere competitivi richiede consapevolezza, costante aggiornamento, formazione e certamente il coinvolgimento di personale esperto.