I risultati dello scorso anno hanno segnalato una dinamica positiva per la vendita di prodotti italiani su altri mercati, dall’UE al resto del mondo.

Dopo un lieve calo nel mese di dicembre 2021, con il primo mese del 2022 l’export italiano ha ripreso la sua crescita in quasi tutti i settori con un + 5,1% verso i Paesi UE ed un + 5,4% per i Paesi terzi.

Verso i Paesi Extra-UE si è registrato un +19,2%, grazie alla richiesta di prodotti tricolore da Stati Uniti e Regno Unito, particolarmente interessati al settore abbigliamento. Una lieve inflessione della domanda proveniente da Cina e Svizzera. 

I mercati unionali più importanti per le cessioni si sono rivelati Spagna (+ 34% ), Belgio (+31,4%); Germania (+18,1%), Francia (+15,3%) e Polonia( +17,3 %).

Questi dati potrebbero rincuorare le molte aziende Made in Italy colpite dalle conseguenze del conflitto Russia-Ucraina.

Un’analisi tempestiva delle opportunità presenti sui vari mercati internazional, da parte delle imprese sarà fondamentale per individuare nuove strategie di azione e contenere l’impatto negativo o criticità insorte sull’export italiano. Nonostante le complessità del mercato globale si prevede un futuro ancora in crescita per l’export italiano e per gli operatori che sapranno coglierne le opportunità

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