A pochi giorni dall’entrata in vigore dei nuovi accordi tariffari tra USA ed UE, la Corte d’Appello Federale degli Stati Uniti ha confermato l’illegittimità per la maggior parte dei dazi USA, in quanto adottati senza l’autorizzazione del Congresso degli Stati Uniti.
Tesi già sostenuta a fine maggio scorso a seguito del ricorso presentato da diversi comparti statunitensi, tra i quali il settore del vino, in prima fila per un commercio del vino libero da tariffe. Ricordiamo che gli Stati Uniti sono il primo mercato di destinazione per vini, liquori e distillati italiani.
La decisione della Corte d’Appello USA mantiene i dazi in vigore fino al 14 ottobre e sospende i relativi rimborsi, dando tempo all’amministrazione di Trump di fare appello alla Corte Suprema. Ricorso che Trump ha annunciato che farà, in quanto lo scenario prospettato da un eventuale perdita sarebbe per gli Stati Uniti economicamente disastroso.
Nel caso in cui la Corte Suprema confermasse l’illegittimità e conseguente annullamento delle tariffe imposte da Trump, potrebbe originarsi una procedura di richiesta rimborsi di quanto versato in merito alla Dogana statunitense. In tale eventuale scenario per le imprese è importante mantenere una rendicontazione dettagliata di quanto versato in base ai dazi imposti all’importazione dal presidente Trump.
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