Entrano in vigore i nuovi dazi del presidente Trump
Dal 9 aprile 2025 entrerà in vigore l’aliquota daziaria aggiuntiva del 20% per i prodotti dell’Unione Europea che saranno importati negli USA; tale aliquota ad valorem si applica in aggiunta a quelle preesistenti.
Irene Vitella ne parla in questo breve video per TVR TeleItalia.
L’aumento del prelievo all’importazione negli USA per i prodotti di vari Paesi determina un aumento dei prezzi per i consumatori statunitensi, che porta al rischio di una contrazione della domanda interna statunitense che potrebbe danneggiare l’economia mondiale. Il presidente statunitense Trump sostiene che tale politica daziaria incoraggerà i consumatori statunitensi ad acquistare preferibilmente prodotti di fabbricazione americana, tutelando così i lavoratori americani ed incrementando l’economia statunitense. Alcune aziende americane, visto il rialzo del costo finale, potrebbero anche decidere di importare meno beni esteri, o addirittura di smettere del tutto, il che a sua volta potrebbe rendere più costosi quelli disponibili.
È opportuno considerare però che può aumentare anche il prezzo dei beni fabbricati negli stessi Stati Uniti che utilizzano componenti importati; si consideri infatti che taluni beni sono prodotti con componenti originarie di vari Paesi colpiti adesso da dazi aggiuntivi rilevanti. Per portare solo un esempio, si consideri i vari componenti di un telefono cellulare oppure i pezzi di ricambio delle automobili che attraversano solitamente più volte i confini degli Stati Uniti, del Messico e del Canada prima che un veicolo sia completamente assemblato.
Quali strategie possono adottare le aziende per cercare di difendersi?
Le strategie possono essere varie e diversificate, per citarne solo alcune possiamo considerare:
– ottimizzare le procedure interne, finalizzate ad abbattere gli sprechi ed abbassare così il costo di fabbricazione del prodotto;
– sfruttare la leva del Marketing, in considerazione che la domanda non è determinata unicamente dal prezzo finale di vendita. È importante far percepire la qualità del proprio prodotto che lo distingue da quello di altri competitors, così che il consumatore finale sia disposto a continuare ad acquistare anche ad un prezzo superiore un bene che percepisce essere qualitativamente superiore;
– diversificare i mercati di destinazione dei propri prodotti;
– avvalersi del supporto di consulenti doganali al fine di valutare le strategie migliori, la corretta classifica doganale del proprio bene, valutazione se trattasi di categoria merceologica inclusa o esclusa dalla politica daziaria in questione, l’origine, verificare termini di resa incoterms in considerazione del soggetto, produttore o cliente, sul quale graverà il dazio, analisi dei dazi nei vari paesi di destinazione.
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