La scure della politica daziaria del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta delineando un nuovo contesto commerciale internazionale con potenziali impatti significativi sulle relazioni economiche tra USA e vari paesi partner, rischiando di sconvolgere il settore industriale che da decenni si basa sul libero scambio e sulle norme previste in sede WTO, secondo il principio fondamentale secondo cui gli Stati aderenti hanno sottoscritto la propria volontà ad essere governati da una serie di regole condivise.

A partire da ieri 4 marzo, il presidente Trump ha infatti annunciato l’entrata in vigore di dazi del 25% per prodotti originari dal Messico e Canada, oltre al raddoppio delle tariffe dal 10% al 20% per i prodotti di origine cinese, poiché non vi sono oramai più i margini per poter negoziare una diversa prospettiva tariffaria con tali paesi.

Quali sono le prime reazioni:

Messico – La presidente del Messico Claudia Sheinbaum ha dichiarato che domenica prossima annuncerà le misure con le quali intenderà rispondere a tale imposizione daziaria unilaterale presa dagli Stati Uniti.

Canada – Anche il primo ministro canadese Justin Trudeau ha affermato che risponderà applicando dazi del 25% ritenendo ingiustificate le misure statunitensi.

Cina – La Cina ha reagito, al momento ancora in via moderata, decidendo per l’applicazione di dazi dal 10 al 15% per lo più su prodotti agricoli provenienti dagli USA (fra cui maiale, pollo, grano, soia, frutta, cotone…). La Cina ha anche proibito a 15 specifiche aziende statunitensi di operare in Cina.

L’entrata in vigore di tali dazi ha causato inoltre un netto calo di tutti i principali indici di borsa.

La nuova politica daziaria iniziata da Trump continuerà la propria avanzata e probabilmente dal prossimo 2 aprile potrebbero essere adottati dazi sui prodotti agricoli, non precisando però al momento ancora su quali importazioni esattamente graveranno ed in che misura.

Nel mirino di nuove tariffe vi sono anche prodotti provenienti dall’Unione Europea e dall’India.

Unione Europea

Dal 12 marzo potrebbero effettivamente entrare in vigore i dazi del 25% sulle importazioni di acciaio ed alluminio, misure dunque molto significative per le nostre industrie di settore che si stanno già muovendo con prese di posizione importanti.

Inoltre vi è l’ipotesi annunciata da Trump di imporre dazi al 25% anche sulle auto, prodotti farmaceutici, componenti elettrici ed altri prodotti europei, giustificando tali misure con la necessità di correggere squilibri commerciali e proteggere l’industria nazionale. Se tale politica dovesse effettivamente realizzarsi si prevede una riduzione delle esportazioni del 16% per le imprese italiane ed europee. La portavoce della Commissione Europea ha replicato che “L’UE reagirà in modo fermo e immediato alle barriere ingiustificate al commercio libero ed equo, anche quando i dazi vengono utilizzati per contestare politiche legittime e non discriminatorie”.

Gli Stati Uniti rappresentano per l’Italia il primo paese di esportazione fuori dai confini territoriali dell’UE e la bilancia commerciale nel 2024 si è rivelata nettamente favorevole per le nostre esportazioni verso gli USA. Queste politiche potrebbero però determinare una serie di ripercussioni rilevanti per le aziende italiane, in particolare nei settori automobilistico, farmaceutico e della meccanica di precisione, che rappresentano una quota significativa dell’export verso gli Stati Uniti. L’introduzione di dazi potrebbe ridurre così la competitività dei prodotti italiani sul mercato americano. Magari i nostri prodotti Made In Italy, caratterizzati da un rilevante valore commerciale, potranno continuare ad essere venduti sul territorio statunitense pur con un prezzo maggiorato che potrebbe tuttavia  influenzare non positivamente le nostre esportazioni.

 

In questo scenario complesso e in continuo cambiamento, è imprescindibile che le aziende italiane adottino strategie proattive per mitigare gli effetti delle nuove politiche commerciali anche mettendo tra le varie ipotesi quella di diversificare il proprio mercato. Irene Consulting è al vostro fianco per offrire consulenza specializzata, aiutandovi a navigare nel nuovo contesto commerciale internazionale con soluzioni personalizzate e aggiornate.

Come state preparando la vostra azienda a questi nuovi scenari? Contattateci per una consulenza: insieme possiamo trasformare le sfide in opportunità.