L’importanza di un referente doganale qualificato per le aziende AEO
Essere un Operatore Economico Autorizzato (AEO) significa distinguersi per affidabilità, trasparenza e competenza nella gestione delle operazioni doganali. Per mantenere questo standard è necessario affidarsi ad un referente doganale qualificato, con competenze tecniche specifiche ed aggiornate, tali da poter gestire consapevolmente le normative doganali in continua evoluzione. Si configura dunque come una figura strategica all'interno dell'organizzazione aziendale. Che cosa fa in concreto un professionista esperto? presidia le normative doganali in continuo aggiornamento assicurando la conformità ai requisiti AEO assicura la conformità dei processi aziendali afferenti la normativa doganale gestisce correttamente classificazione, origine, dazi delle merci, accordi preferenziali e vincoli normativi si interfaccia con autorità
Sai davvero cosa significa marcatura CE e perché è importante conoscerla?
Marcatura CE: un processo che vale fiducia, sicurezza e mercato Molte aziende non conoscono i processi che sottendono la marcatura CE, considerandola come un semplice adempimento burocratico, ma in realtà è molto di più: è la chiave d’accesso al mercato europeo e una garanzia di conformità, sicurezza, salute, salute ambientale e qualità per i propri prodotti. La Marcatura CE è l'intero procedimento legale e tecnico che porta alla conformità del prodotto, partendo dalla valutazione, dal rilascio della Dichiarazione di Conformità UE, alla redazione di idoneo fascicolo tecnico, fino all'apposizione del simbolo CE sul prodotto. La marcatura CE dimostra che il prodotto rispetta le normative europee
Conoscere il “Made in”: la chiave per competere nel mondo!
Nel commercio internazionale, il “Made in” è molto più di un’etichetta: è ciò che definisce l’identità, la credibilità e il valore del prodotto. L'origine è una caratteristica intrinseca del bene e si lega al luogo ove è stato prodotto o realizzato, in considerazione di specifiche regole che devono essere assolte. Sapere l'origine commerciale di ciò che si vende e come comunicarlo in modo corretto può trasformarsi in un vantaggio competitivo decisivo sui mercati globali. In un mondo in cui le supply chain sono sempre più complesse e in cui conta ogni dettaglio, non basta produrre qualità ma bisogna saperla anche
Autorizzazioni doganali: requisito tecnico e asset strategico
Nel contesto economico attuale sempre più globalizzato, la gestione efficiente dei flussi internazionali è un fattore determinante per la competitività delle imprese. Le autorizzazioni doganali rappresentano sia requisito tecnico, ma anche un asset strategico che consente alle aziende di operare con maggiore rapidità, sicurezza e controllo lungo la supply chain.Le autorizzazioni rilasciate dall’Agenzia delle Dogane e delle Monopoli, come lo status di Operatore Economico Autorizzato (AEO), la domiciliazione doganale, i regimi doganali speciali o il sistema delle garanzie, permettono alle imprese di beneficiare di semplificazioni operative, riduzione dei tempi di sdoganamento e accesso privilegiato a procedure di controllo agevolate. Inoltre, possedere una di queste autorizzazioni consente anche
Dazi e potere
Oltre le frontiere: come i dazi plasmano il commercio e la politica mondialeIl 2025 ha portato i dazi doganali sotto i riflettori internazionali, anche se in realtà i dazi esistono da quando esiste il commercio tra territori diversi. Decisioni politiche, sentenze e nuovi accordi hanno riscritto, nel giro di pochi mesi, regole e priorità del commercio mondiale. Dazi doganali e potere globale ci portano a riflettere su intersezioni tra economia e geopolitica.In questo contesto di rinnovata attenzione al commercio internazionale, vale la pena tornare alle basi e capire cosa sia realmente un dazio doganale e perché rivesta un’importanza così strategica.Il
Politica daziaria sempre in divenire!
Nel mirino dei dazi USA ora anche la pasta italiana mentre l'UE annuncia misure di protezione per le importazioni di acciaio a basso costo.L'amministrazione Trump ha annunciato l'imposizione di superdazi al 107%, con accuse di dumping rivolte ad alcune aziende italiane. Ciò comporterebbe a partire da gennaio 2026 una maggiorazione sulla pasta italiana delle tariffe attualmente imposte (al 15%) pari al 91,74%.Se tale provvedimento fosse confermato, ciò sarebbe un'ulteriore "stoccata " per un altro rilevante comparto simbolo del nostro Made in Italy. Anche in questo settore le aziende italiane stanno ponendo al vaglio ulteriori ipotesi ed opzioni per difendere la propria
Dazi ed ancora dazi: il presidente Trump rilancia nuovamente
Poche ore fa il presidente Trump ha annunciato una nuova serie di dazi ad valorem in importazione negli USA che scatteranno a partire dal primo ottobre 2025: 100% per i prodotti farmaceutici di marca e brevettati se non saranno prodotti in USA. Non saranno applicati dunque tali dazi nel caso le aziende produttrici costruiscano stabilimenti in America, accertati che i lavori siano avviati con” lavori di scavo” oppure “essere in fase di costruzione”. Molte aziende del settore si stanno già organizzando per aprire fabbriche negli USA, anche se necessiteranno alcuni anni affinché siano operative, altre optano per associarsi ad aziende
I continui colpi di scena sul tema dazi in USA
A pochi giorni dall’entrata in vigore dei nuovi accordi tariffari tra USA ed UE, la Corte d’Appello Federale degli Stati Uniti ha confermato l’illegittimità per la maggior parte dei dazi USA, in quanto adottati senza l’autorizzazione del Congresso degli Stati Uniti. Tesi già sostenuta a fine maggio scorso a seguito del ricorso presentato da diversi comparti statunitensi, tra i quali il settore del vino, in prima fila per un commercio del vino libero da tariffe. Ricordiamo che gli Stati Uniti sono il primo mercato di destinazione per vini, liquori e distillati italiani. La decisione della Corte d’Appello USA mantiene i
AGGIORNAMENTO DAZI: dichiarazione congiunta USA – UE, tariffe e settori
È stata pubblicata ieri la dichiarazione congiunta sui dazi con la quale Stati Uniti ed Unione Europea confermano di aver raggiunto un accordo quadro per stabilire relazioni commerciali più bilanciate, illustrando il nuovo regime tariffario statunitense nei confronti dei prodotti originari dell’UE. La dichiarazione formalizza di fatto quanto stabilito nell’accordo dello scorso luglio tra la presidente Von der Leyen ed il presidente Trump, ponendo alcuni importanti punti fermi che stabiliscono le regole del gioco attuali. Aliquota daziaria al 15% per molti prodotti UE, che sostituisce la precedente imposizione caratterizzata da dazi cumulativi e spesso più impattanti. Aliquota del 15% applicando
USA: Nuove misure doganali in vigore da agosto 2025
In data 31 luglio, con Executive Order, il presidente Trump ha formalizzato e confermato l'applicazione del dazio minimo del 15% ad valorem per gran parte dei beni originari dell'Unione Europea, a partire dal 7 agosto 2025, adottando un meccanismo di adeguamento automatico su base tariffaria, che è possibile sintetizzare come segue:- Per i prodotti con dazio per aliquota tariffaria inferiore al 15%, sarà applicato un dazio aggiuntivo in misura tale da giungere al dazio complessivo del 15%;- per i prodotti che, già da tariffa MFN, sono assoggettati a un dazio pari o superiore al 15%, non vi saranno variazioni e










