5 aprile: applicazione del dazio addizionale reciproco con aliquota standard del 10% per i prodotti importanti negli USA originari di tutti i Paesi partner in aggiunta ad ogni altra misura tariffaria preesistente ad eccezione di Cina, Hong Kong e Macao con diverso trattamento tariffario.

– 9 aprile: oltre al dazio addizionale previsto all’importazione negli USA a partire dal 5 aprile, dal 9 aprile erano previsti scattare ulteriori dazi verso una sessantina di paesi indicati nell’allegato I dell’Executive Order con aliquota differenziata per paese. Sarà dunque importante rilevare correttamente l’origine non preferenziale di un bene.
L’E.O. prevede prodotti esclusi quali ad esempio: rame, prodotti farmaceutici, semiconduttori, prodotti in legno, alcuni materiali critici, energia e prodotti energetici listati nell’Allegato II dello stesso E.O. Importante conoscere l’esatta classifica del prodotto.

9 aprile: stesso giorno previsto per l’entrata in vigore di ulteriori dazi addizionali, annunciata la sospensione di 90 giorni a partire dal 10 aprile 2025 delle tariffe aggiuntive (oltre al 10% base) per la maggior parte dei Paesi identificati nell’annuncio del 2 aprile.

– Per i prodotti originari di Cina, Hong Kong e Macao è stato previsto un aumento dell’aliquota del dazio reciproco al 125%, portandola in tutto al 145%, ma non per tutti i prodotti.

– Restano in vigore i dazi addizionali del 25% che colpiscono Messico e Canada.

– Continueranno ad applicarsi le misure tariffarie previste sull’importazione di alluminio, acciaio e loro prodotti derivati.

13 aprile: esenzione per smartphone e PC solo temporanea.

– Nel corso dei prossimi giorni possibile annuncio nuove misure tariffarie sul tech, dai semiconduttori all’elettronica di largo consumo.

– Ipotizzati dazi su Chip entro due mesi.